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Come utilizzare il ghiaccio nei drink: a cubetti, frullato o senza? I consigli di Sanbittèr

Come si utilizza il ghiaccio per la preparazione dei drink: a cubetti, frullato o addirittura senza

Tutti i modi per usare il ghiaccio e renderlo indispensabile e speciale per i vostri cocktail.

Può sembrare strano per i più inesperti, ma in un cocktail il ghiaccio è tanto importante quanto gli ingredienti che lo compongono. C'è un'esatta quantità di cubetti che bisogna utilizzare ed inoltre non esistono solo i cubetti. Con questo articolo vogliamo raccontarti tutto quello che c'è da sapere sull'utilizzo del ghiaccio e sfatare anche una vecchia, e brutta, abitudine che ci porta a chiedere al bancone: “con poco ghiaccio per favore”.

 

Nei drink shakerati i cubetti devono riempire tre quarti del bicchiere e non sciogliersi troppo

Gli shakerati.

Tutti i più grandi bartender sanno che nei drink shakerati i cubetti non devono sciogliersi troppo altrimenti tutto il drink risulterà annacquato. Per quanto riguarda questa categoria di cocktail i cubetti di ghiaccio devono riempire circa tre quarti del contenitore e devono essere agitati nello shaker fino a quando non lo sentiamo raffreddarsi tra le nostre mani. Una volta miscelati gli ingredienti bisogna shakerare per non meno di sei secondi e non più di otto, fatto questo si usa lo stainer per trattenere il ghiaccio all'interno dello shaker mentre riempiamo il bicchiere con il cocktail. Il ghiaccio è importante anche per il raffreddamento del bicchiere, per farlo basta riempirlo di ghiaccio prima di iniziare a shakerare per poi toglierlo nel momento in cui lo riempiamo. Perché è importate questo procedimento? Perché se così non fosse nel momento in cui l'alcol (a circa 40 gradi) entra nel bicchiere subirebbe uno shock termico che altera il gusto di tutti gli ingredienti.

 

Nei drink on the rocks e long drink il ghiaccio va messo direttamente nel bicchiere

Drink on the rocks e long drink.

In queste due tipologie di drink il ghiaccio va direttamente nel bicchiere e più ghiaccio si usa più lentamente si scioglierà a contatto con l'alcol, mentre se succede il contrario si rischia che il cocktail venga annacquato. Ecco quindi spiegato il perché di quel sorriso sommesso che si palesa ogni volta sulla faccia del bartender di turno, quando si sente dire “fammelo con poco ghiaccio per favore”. Se ti sembra che ci sia troppo ghiaccio dentro il tuo cocktail è anche in parte colpa dei bicchieri più capienti di una volta. Di solito nei bar se ne trovano da 35 ml mentre un long drink può avere una quantità di miscela che va dai 12 ai 25 cl. Quindi ecco un altro motivo del perché vedi tanto ghiaccio dentro il tuo bicchiere.

 

Il ghiaccio crushed, frantumato grossolanamente, è ideale per cocktail pestati e frozen

Il ghiaccio crushed e quello pilè.

Il ghiaccio crushed, ovvero quello frantumato grossolanamente, si usa in tutti i cocktail pestati e in tutti quelli frozen. Molto spesso si fa un grandissimo errore e si utilizza il ghiaccio tritato, ovvero pilè, dentro il Mojito o la Caipiroska. Niente di più sbagliato. Infatti il ghiaccio più piccolo è più si scioglie prima ecco perché in questi due cocktail va usato un ghiaccio sminuzzato ma con ancora dei pezzi abbastanza grandi. Per ottenere un ghiaccio crushed bisogna lavorare un po' con le mani ed utilizzare un pestello per frantumarlo in pezzi più piccoli. Si prendono dei cubetti di ghiaccio normali e si mettono all'interno di una busta di plastica, una volta fatto si chiude questa bustina all'interno di uno strofinaccio in modo tale che la busta di plastica non si rompa mentre viene colpito con il pestello e soprattutto che il ghiaccio no schizzi via macchiando quello che abbiamo intorno. Un altro metodo forse meno scenografico è quello di inserire il ghiaccio dentro lo shaker e sminuzzarlo con un pestello.

Bisogna fare molta attenzione anche alla qualità del ghiaccio che si sta utilizzando. Più è trasparente più l'acqua con cui è stato fatto è buona. Un ghiaccio opaco è un segnale evidente che l'acqua utilizzata contiene delle impurità per questo è molto consigliabile produrlo non per congelamento, ma con macchine forma ghiaccio professionali che utilizzano dei depuratori. In ambito casalingo invece utilizza l'acqua che bevi di solito così non avrai nessun tipo di problemi e potrai goderti i tuoi drink senza problemi.

In questo articolo abbiamo utilizzato spesso dei termini tecnici come lo shaker o lo stainer, se non hai molta dimestichezza con gli strumenti da barman, leggi il nostro articolo dove li elenchiamo e li descriviamo tutti.