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Mercato di Marrakech al tramonto

Marrakech, cosa vedere nella "città rossa"

Scopri come rendere unica la tua esperienza a Marrakech! I posti più belli da visitare, le attività da fare, e dove assaggiare la cucina tipica!

Tra settembre e ottobre la “città rossa”, splendida e amata meta turistica del Marocco mostra il lato migliore di sé, unendo abitudine tradizione e modernità, profumi speziati e intriganti e una movida divertente che sorprende. Prima e più nota delle cosiddette "città imperiali" del Marocco, è Marrakech, fondata poco dopo l'anno Mille, ma più volte successivamente ingrandita. Come nel XII secolo quando al suo interno furono edificate diverse Madrasse - le scuole coraniche - e magnifici palazzi in stile moresco con influenze andaluse. Nello stesso periodo furono costruite però anche le sue mura possenti, che per secoli l'hanno resa inespugnabile: è proprio dal colore bruno della pietra arenaria usata per innalzarle che deriva il soprannome di "città rossa".

Da non perdere a Marrakech

Anticamente il suo centro vitale era la Medina, la cittadella medievale fortificata che risale ai tempi dell’Impero berbero. Oggi però le sue stradine labirintiche sono sempre molto affollate perchè sono un susseguirsi di souk e mercati tipici, che vendono stoffe, ceramiche e gioielli. Ma il vero cuore della città è da sempre la piazza Jemaa el-Fna: simbolo di Marrakech e della sua vita operosa, di giorno è un caos spettacolare di mercanti e chioschi che vendono tutte le bontà della cucina marocchina, ma la sera il divertimento è ancora maggiore. La piazza infatti viene letteralmente invasa da cantastorie, cartomanti e incantatori di serpenti, i cui spettacoli vengono impreziositi dai colori ocra del tramonto e dal profumo onnipresente delle spezie. Secondo più importante simbolo cittadino è poi il minareto moresco della moschea della Kutubiyya: visibile anche a grande distanza, da ogni punto della città, che venne eretto nel XII secolo.

Un ponte tra passato e futuro

Ma non è solo il rosso il colore di Marrakech: unici e favolosi sono anche il blu della villa in stile Liberty, il verde dei cipressi, il giallo dei limoni e il fucsia delle bouganville che si ammirano mescolati oltre le mura del Jardin Majorelle. Si tratta di un affascinante parco botanico che venne realizzato nel secolo scorso dal pittore Majorelle con quarant'anni di lavoro e di ricerca delle piante più rare e magnifiche di tutto il mondo. Il Jardin Majorell, oggi, sembra essere un’oasi di pace nel pieno centro frenetico della città. Da qui si può raggiungere Mouassine, il quartiere alla moda di Marrakech, posto nella parte più a nord della Medina. Lo si esplora a piedi, perdendosi in un labirinto di stradine e passaggi coperti, per sbirciare nelle botteghe storiche cercando lampade e tessuti pregiati. In fondo a rue Mouassine c'è la monumentale fontana, circondata da abbeveratoi, della grande moschea cinquecentesca. Uscire invece dalla cinta muraria del centro vuol dire scoprire il fascino del Marocco contemporaneo: in particolare nei quartieri di Guéliz e Hivernage. Qui palazzi modernissimi e boutique di lusso si aprono lungo ampi viali spaziosi, senza dimenticare lo stile unico, inimitabile e "rosso" di Marrakech.

Andando in cerca di relax

Relax in Marocco, in particolare a Marrakech, vuol dire hammam: luoghi pieni di tradizione nei quali i trattamenti di lavaggio e purificazione sono un vero e proprio rito. Prima si spalma tutto il corpo con il sapone nero, quindi dopo il bagno turco, si passa alla pulizia con il guanto di Kessa per giungere al momento finale del risciacquo, con secchiate d’acqua rigeneranti. È davvero un'esperienza da provare, concludendola anche con un massaggio all’olio d’argan: per cancellare lo stress e purificarsi, l’hammam è un vero toccasana. Per ripartire di slancio invece poi si possono scoprire le favolose e gustose ricette tipiche della cucina marocchina. Ovviamente il piatto nazionale è il cous cous che si trova in tantissime varianti, come ad esempio quello vegetariano. Dove mangiare il più buono? Tra i tanti imperdibili ristoranti a Marrakech, da provare è sicuramente Dar Essalam una vera università del cous cous.

Aperitivo che passione

A Marrakech infine non esiste un vero e proprio rito dell'aperitivo, ma grazie alle tante influenze occidentali, e francesi in particolare, non mancano i locali che lo propongono. Come ad esempio lo chic Barometre. Non mancano nemmeno stuzzichini e finger food buonissimi. Primo tra tutti è la "b’stilla", una sfoglia finissima farcita con carni di pollo o piccione. In alternativa viene proposto anche un più classico kebab, nella versione marocchina con carne di montone e agnello. Alternativa tipicissima di Marrakech è anche la "tajine", ricetta a base di pollo in salsa piccante, marinata per diverse ore, che è servita con il tipico pane piatto marocchino, preparato secondo tradizione con farina di semola. A questi stuzzichini speziati il cocktail ideale da abbinare, fresco e frizzante, sarebbe un Mediterranean Bitter.